Thursday, August 14, 2008

De Amicitia

(P.Picasso, 1908, Amicizia)

Si fa presto a dire amici.
In realtà l'universo delle relazioni umane è costellato di diversi e molteplici tipi di rapporti, rapporti spesso racchiusi da macro-etichette che non ne indicano la vera essenza, sorvolando sulle diverse e peculiari sfumature.
Il linguaggio è un mondo particolare e talvolta poco razionale. Gli eschimesi fino all'avvento dei Mass Media non avevano nessuna parola per "cammello", gli arabi - se non ricordo male - più o meno una ventina.
Non è possibile dunque ricorrere al linguaggio nella definizione di una amicizia. Non rimangono a definirla che i fatti, o meglio la scelta che sta alla base dell'azione umana che va a definire come "amico" il soggetto agente.
Sarebbero molteplici gli esempi da fare, molti risulterebbero banali. Quello che mi importa sottolineare adesso è che si dimostra amico chi parteggia, chi costretto dalle circostanze - per quanto non facile - prende una decisione.
Chi si mantiene diplomaticamente al di fuori, chi decide di rimanere nel mezzo, può pure essere un amico, ma perde una buona occasione per dimostrarlo

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8 Comments:

At 6:07 PM , Blogger Luca Viscje Brasil said...

"(...) le amicizie che nascono tra il 7° e 14° anno sono le più profonde: la mentalità è "omosessuale" e nella vita non accadranno mai più amicizie così intense. Amici simili rimangono "amici per sempre": il legame è profondissimo! Farai ancora amicizia con altre persone, ma si tratterà solo di una familiarietà, non diventerà mai nulla di profondo, nulla che assomigli alle amicizie nate tra il 7° e 14° anno"
Da "La maturità" di Osho.

Beh, è un po' estremo, ma mi piace ed è comunque una considerazione abbastanza veritiera.

Un saluto.
Luca

P.S.: avevo postato il commento sul post precedente, quindi l'ho cancellato.

 
At 7:46 PM , Blogger Bra said...

Penso sia sostanzialmente vero, ma non so se Osho avrebbe scritto lo stesso se avesse avuto la mia stessa biografia...

 
At 8:59 PM , Blogger il Russo said...

Non è possibile dunque ricorrere al linguaggio nella definizione di una amicizia. Non rimangono a definirla che i fatti, o meglio la scelta che sta alla base dell'azione umana che va a definire come "amico" il soggetto agente.

Parto dall'idea di una vignetta e mi trovo tutto ciò: chapeau!
Buon ferragosto Bra.

 
At 6:12 PM , Anonymous Anonymous said...

amicizia: condivisione di qualunque cosa - può includere anche una sana invidia...no...presa di posizione in qualunque caso a rischio dell'amicizia stessa...nemmeno... fiducia reciproca comunque vadano le cose - ma può prevedere anche l'uso della menzogna...quindi no...ah sì ci siamo: quando viene colmato un sentimento di profondo vuoto...ma con un altro vuoto altrettanto profondo...uff...

 
At 11:14 PM , Blogger Dyo said...

E allora mi spiace dire che spesso ho perso buone occasioni per dimostrarmi amica di qualcuno.
E' che detesto le dispute, le liti, gli scontri.
Se ho due amici l'un contro l'altro armati, mi viene naturale cercare di evitare che si facciano a pezzi.
E' grave?
Certo, a volte ho parteggiato eccome: ma si era ampiamente oltre l'amicizia...

 
At 11:46 PM , Blogger Bra said...

dyo: Certo hai ragione, a volte ha senso essere diplomatici, e adoperarsi per risolvere una contesa. Ma ci sono volte che c'ho non è possibile, e allora credo sia giusto parteggiare, almeno per una volta (e non è detto che debba essere la condanna dell'altra parte). Ma è un argomento complesso.

 
At 12:33 PM , Blogger Silvia said...

Grande verità...

Come si può non prendere una decisione e restare, anche se solo
apparentemente, nel mezzo?!

Si deve pur avere un'opinione.

Credo che essere Amici significhi esporsi (a favore o contro), anche a costo di mettersi nei "casini". Essere neutrali è troppo comodo...

Questa è la mia idea di amicizia, delle altre sfumature non so che farmene...

 
At 9:00 PM , Anonymous Anonymous said...

Caro bra.AMICI E VAIDDATE

 

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