biscotti e Schopenhauer

Di ritorno da un’ennesima pratica burocratica (a volte la notte ormai ho incubi in cui impersono il povero signor K di Kafka), . con la coda dell'occhio scorgo proprio dinnanzi la Chiesa di S. Stefano due bambini (credo un bimbo ed una bimba), piccoli, di non più di 5 anni e forse anche meno. Il vuoto della piazza era interrotto dal transitare sporadico di passanti, ai bordi poca gente seduta in bar, qualche studente seduto a leggere un libri, l’immancabile saltinbanco con il suo strumento. Uno dei due bambini con passi quasi impercettibili, statici, si avvicina all’altro e lo abbraccia. Intanto il musicista improvvisa poco più in là poche note con il suo flauto.
Io rallento il mio passo fin quasi a fermarmi, poi procedo oltre tenendomi stretta l’immagine.
Forse il caso si compiace di seminare in giro per il mondo spicchi di serenità, che non sempre si ha la fortuna di incontrare. Buona vita.
Labels: frammenti di vita
8 Comments:
buona vita anche a te, che me lo auguri sempre e non ricevi mai risposta degna... :*
bel pensiero Bra. bel pensiero (ok, coomento idiota ma sincero)
bella scena... se ne vedono tante in giro, maforse noi andiamo smepre di fretta e pensiamo ai cazzi nostri, forse il caso ne distribuisce più di quanti pensiamo e forse non sono così rari....
'ella!
piu' che di incontrare, di saper notare....
;-)
bzzzz
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Ormai sono fortemente convinto che gli eventi felicità e tristezza sono eventi equiprobabili, per dirla matematicamente... il problema è quanto noi siamo predisposti a notare gli uni o gli altri.
Buona Vita o per usare la solita metafora...
Buona Strada.
già... spesso è solo questione di saper notare...
LA MADONNA CI PROTEGGE
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