Wednesday, July 11, 2007

Scatola prospettica

(G. De Chirico, 1914, Canto d'amore)

Qui, in questo teatro dell'assurdo e del ridicolo, si resta - giorno dopo giorno - basiti.
Qui dove l'innocente diventa colpevole, il reale surreale, come in un incubo tra i peggiori mentre il super-Io tace e non filtra.
E mi sembra, talvolta, di essere una sorta di alter-ego della Signora Ponza.
Chi soffre di solitudine tende ai compromessi.
Ma ora basta, si scade sempre più nell'assurdo.

«Eh caro! chi è il pazzo di noi due? Eh lo so: io dico TU! e tu col dito indichi me. Va là che, a tu per tu, ci conosciamo bene noi due. Il guaio è che, come ti vedo io, gli altri non ti vedono... Tu per gli altri diventi un fantasma! Eppure, vedi questi pazzi? senza badare al fantasma che portano con sè, in se stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! e credono che sia una cosa diversa.»
[L.Pirandello, Così è (se vi pare)]

Labels: , , , , ,

4 Comments:

At 12:06 PM , Blogger nvm said...

This comment has been removed by the author.

 
At 12:08 PM , Blogger nvm said...

Hai perfettamente ragione!

Questi ultime settimane sono state un sussegursi di avvenimente assurdi. Prevedo che l'apice di tutto dovrebbe essere venerdì ma ti farò sapere :D

 
At 4:56 PM , Blogger apepam said...

Teatro assurdo e soprattutto ridicolo..
già.
Da spaccare il mondo, a volte.
Ciao Bra..

 
At 1:33 AM , Blogger Silvia said...

Spesso si scade nell'assurdo...è per questo che il più delle volte ho scelto la solitudine per nn scendere a compromessi.
Mi domando,però, se sia veramente la cosa più giusta da fare...

 

Post a Comment

Subscribe to Post Comments [Atom]

<< Home