Wednesday, October 11, 2006

Il destino, lì dietro l’angolo.


(05.10.2006) Forse è vero che il destino si manifesta attraverso alcune circostanze, o meglio coincidenze. Ma se è così, io non ho mai saputo interpretarle, leggerle:

Bra tornava ieri sera da un impegno scout, annoiato per la riunione inutilmente lunga e noiosa, ma pronto a rifarsi raggiungendo in piazza il neo-coinquilino ed altri amici. Senza un motivo apparente inizia a pensare a Lei, a quella sera insieme nella Bologna deserta, alle sue parole, al suo momentaneo sentirsi bene, dopo tanto tempo. Questo repentino flusso di pensieri lo sorprese, perché - benché altre volte quel suo viso ne aveva sfiorato i pensieri – non era più stato così vivido. Fu allora che la vide sfrecciargli davanti con un vassoio in mano carico di bicchieri.
Restò folgorato per un millesimo di secondo, impietrito dinanzi quella epifania: «Cosa faccio? Dovrei salutarla? Ma sta lavorando… e poi non si è mai più fatta sentire… Non mi ha visto o mi ha ignorato? No, non credo mi abbia visto…».
Bra raggiunge gli altri, fa finta di nulla, ma sottopelle pensa ancora a lei. Decide di accantonare quel pensiero. L’indomani però, all’ennesima passante scambiata per Lei decide di fare un tentativo. Le invia un messaggio per chiederle come stava, come aveva trascorso quei due mesi, e aspettare la sua reazione.
Ma dall’altra parte nulla. Silenzio.

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