Suprematismo
Più non graffiano i fantasmi purpurei
sublimati lentamente nel suprematismo danzante
di passi assemblati su tele vergini e asettiche
nell’illusione di un muro in trompe-l’oeil che fragile
svanisce polverizzandosi in un pulviscolo indistinto.
Quello sguardo, alle mie spalle, più non ferisce:
polvere ora ricopre sottopelle segni antichi
mentre, rappreso, il sangue si affranca
da quel fondale ingannevolmente onirico
e tra dune di giorni nuovi
si coagula su greti liberi, braccando già il mare.
sublimati lentamente nel suprematismo danzante
di passi assemblati su tele vergini e asettiche
nell’illusione di un muro in trompe-l’oeil che fragile
svanisce polverizzandosi in un pulviscolo indistinto.
Quello sguardo, alle mie spalle, più non ferisce:
polvere ora ricopre sottopelle segni antichi
mentre, rappreso, il sangue si affranca
da quel fondale ingannevolmente onirico
e tra dune di giorni nuovi
si coagula su greti liberi, braccando già il mare.
Labels: versi sparsi
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