Thursday, April 05, 2007

adiaforia

(A. Rodin, The Thinker)




Una notte, un eschimese sognò di un deserto,
di cammelli e di sabbia, ma intorno a sé
vedeva solo ghiaccio: il sole era lontano.
Quella stessa notte, giù sotto l’equatore,
un bambino provava a disegnarsi nella mente,
quel grande deserto bianco, sconosciuto,
di cui un mercante aveva raccontato.

Appena sveglio l’Inuit prese a raccontarlo,
a svestire quel suo sogno inatteso,
dinanzi alle orecchie e a gli occhi scettici
di chi incredulo lo ascoltava e lo prendeva per matto:
il sole continuava ad esser lontano.
Per tutta la notte, quel bambino
nella sua tenda scriveva una canto interiore
ove sfilavano uomini e donne impellicciati,
strani animali, orizzonti di ghiaccio:
ma il mare rimaneva distante.

Così al mattino, appena sveglio,
nel disfarsi della notte, non smetto di pensare a Lei,
continuo a scrivere di un amore, di due destini.

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3 Comments:

At 10:45 AM , Blogger Franzo said...

vedo che hai ascoltato bene il mio ultimo discorso avuto con te sull'arte; e di conseguenza sei andato a cercare Rodin (il mio scultore preferito).
spero che "Il pensatore" ti possa aiutare a meditare e cerca anche "Eternal spring" sempre di Rodin che è la scultura che preferisco.
A presto!

 
At 10:59 AM , Blogger Bra said...

Molto bella anche "Eternal spring", ma "the thinker" rispecchia maggiormente il mio attuale stato d'animo. Tieni d'occhio chi sai tu...

 
At 11:58 AM , Blogger Franzo said...

nn ne avevo dubbi che il pensatore ti rispecchiasse di più!!! ok sarà fatto...

 

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