Friday, April 06, 2007

Ricercata eufonia

Dinanzi a noi, ai nostri sguardi straniti, centinaia, migliaia di vite ci sfiorano, rapide, presto inghiottite dallo sfondo e risputate altrove. Visi che nascondono storie diverse, simili talvolta, ma mai uguali ad altre, uniche. Piedi che percorrono strade e sentieri invisibili, dettati dalla mente e dal cuore, incomprensibili ai più. Vite che resteranno a noi sconosciute, interdette.
Dinanzi a noi l'immenso, dentro di noi una solitudine profonda, che riecheggia al suono di passi solitari, sotto un portico nel silenzio, mai raddoppiati. Da qualche parte là fuori forse c'è Lei. Anima gemella qualcuno direbbe. Fato preferisco chiamarla io.

Non esistono regole in tal senso, chi millanta di averne la ricetta è solo un pazzo o un burlone: nessuno, infatti, sa come può accadere, o quando accade com'è accaduto, di scegliere una vita e volerla abbracciare, fare propria. Te ne accorgi lentamente, come un sibilo interiore che pian piano acquista melodia e vigore. Allora, anche tra la folla, la vedi, è li dinanzi a te. Anzi, ti basta chiuderli gli occhi, e il suo profilo appare, nitido, abbozzato ad ogni battito.
Quel sibilo ora è ritornello, un eco che barcolla incerto, come le urla di uomo solo nella notte.
Lei è qua, non distante da me, eppure non è quì per me.

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15 Comments:

At 11:59 AM , Blogger Franzo said...

credo di aver capito...

 
At 12:57 PM , Blogger Marta said...

I found your comment on my blog, and I went to see yours because I thought that maybe I could understand something but I couldn't :S
I hope you speak english.
Thanks for comment.

Un "bacio"

 
At 6:15 PM , Blogger sistren said...

oh.

 
At 7:03 PM , Blogger Franzo said...

caro Bra, cm hai potuto notare il mio blog sta riscuotendo un certo successo. io ti ho linkato, tu che aspetti?

 
At 8:05 PM , Blogger Bra said...

Dear, I'll do it soon...

 
At 12:55 PM , Blogger Franzo said...

grazie!

 
At 2:00 PM , Blogger apepam said...

mmm... io non credo nel Fato, e men che meno nell'anima gemella!!
Mi sta venendo una crisi :-S
Dai..che non esistono regole in nessun senso non solo in "tal".
1bacio Bra!

 
At 2:05 PM , Blogger Bra said...

Magari non esisteranno regole in nessun campo, ma ciò che è certo è il sentirsi smarriti dinanzi al mondo e a quelli che io definisco "deserti di uomini"...

 
At 7:24 PM , Blogger sistren said...

un neonato nella culla?
azz..
erano panini alle olive e col sesamo..nel cestino del pane con un canovaccio attorno..
ehm..
auhm..
ih ih ih ih ih ih :)
chissà che sogni che fai se solo i pensieri sono questi :))

 
At 7:52 PM , Blogger Bra said...

ultimamente vivo in uno stato di semi-coscienza...

 
At 8:01 PM , Blogger Franzo said...

strano, ultimamente pensavo ti fossi riminchiato...

 
At 8:41 PM , Blogger Bra said...

Franzo, tu che conosci fuori di metafora il motivo dei miei pensieri confusi, puoi capire. Bisogna far chiarezza, altrimenti il nome di questo blog dovrà mutare in "I turbamenti del giovane Bra"...

 
At 12:28 PM , Blogger Franzo said...

basta che non si trasformi nei masturbamenti del giovane Bra....

 
At 8:07 PM , Anonymous Anonymous said...

"...Salutando di cuore e con affetto il compagno di avvenure note e remote (sparse ma non perse attraverso il velo dell'esistenza) Biagio Grillo, vi propongo alcuni miei versi. Nel tempo libero per consapevolezza o per diletto di narrare in chiave intimisticamente onirica, contemplo l'incanto e mi sembra di scorgere avviluppata tra le edere testimoni di rugiada lunare e muschio...lei...la musa intenta a celare...Si..a celare il suo sacro ed immortale essere.
Anche per questo, qualora lo vogliate, potrete farvi largo tra le barricate della drammaturgia fatta pathos della percezione stabilizzata ma instabile...cercando un posto...un posto nel cuore o un posto nella Piana...in quel luogo avviluppato tra uno stand alone, un nuovo sold-out e forse un nuovo amore. Platonico, attuale, reale o irreale che esso sia..."


Saluti, Danilo Saddi



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LA DONNA DEL CREPUSCOLO

Si ritrovarono, vagabondi, a caccia di ere mai definite.
Il cenacolo avviluppato in quella distesa di grano, spunta
da assiepate ginestre ed edere dai colori cangianti.

Una pozza di sangue risplende nella notte che ha fiato
solo per i ronzii.
Un cadavere potrà mai riaffiorare dalle cripte di catene
ormai usurate?

Si perse tra gli stracci quell'individuo senza nome.
Un nuovo capolinea e poi il sussulto.
Le lacrime pietrificano l'istante che in un profano
letto vuoto, spaziano in sciami di fastidiose vespe.

L'orizzonte si cristallizza. Solo lei a scrutare i crocevia
solitari.
Per i bivi l'ho vista transitare.
Dinanzi a morti da sipario l'ho applaudita.
Tra le genti che indifferenti proseguono la scorgo.
Tra quei ventosi coaguli di tradimenti, lei forse c'è.

Color malva le sue vesti.
Scanditi a suon di arpe i suoi gesti.
Tra le rose bruciate da soli mai estinti,
l'ho vista chinarsi ed incrociare il mio
sguardo furtivo.

In altre memorie, in altre storie,
l'ho vista ballare.
Il tramonto degli eventi si allontana.
Una marea ventosa sospinta da malinconie
ormai morte.
I suoi occhi.
Il suo sorriso.
Il bimbo rincorre le assolate praterie.
Il carrello a seguire di un amarcord
scruta la sequenza che giunge per la fine.
Individuo di addii cinto: immortala l'istante
quel suo flash.
Guarda le sue mani: solo un manto nero che rivede fluttuare
nella calura.
Dal mio finestrino osservo: la Piana.

 
At 8:09 PM , Anonymous Anonymous said...

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