Monday, May 14, 2007

Confini

Pallido il riflesso antico della luna
(cicatrice bianca, a filo d’acqua,

sul volto bagnato d’un crepuscolo).

Fredda la notte su di me
(ancora non rincuora
il falò esangue di stelle lontane).

Io, ad un passo da lei
piombo quel riflesso in fondo al cuore,
le sue labbra confine, cura, nuova ferita.




(K. Malevich, 1915, Autoritratto in due dimensioni)

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2 Comments:

At 7:29 PM , Anonymous Anonymous said...

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Adesso sembra detto apposta, ma per me è la più bella per ora, signor combattente dell'esercito delle Bougainville*

* chiarimenti nei commenti su da me

 
At 12:28 AM , Blogger Bra said...

Grazie...

 

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