Impressioni d’autunno

In base a tale mio postulato, probabilmente smentibile dai più elementari assunti freudiani, lo spleen provato ieri notte è forse derivato da un flow of conscious particolare, innescato da determinate reazioni e contatti elettrici all’interno del mio cervello, e non dalle condizioni esterne, non dal trovarmi - con poco da dire a me stesso e al mondo - nel bel mezzo di una folla semioceanica (deserti di uomini) percepita come distante, indaffarata in ritmi e rituali istintivi e mondani.
Così, forse è stato solo un caso quella tiepida sensazione, improvvisa ed impensata, nel rientrare in casa, quel mio istantaneo sentirmi bene, sentirmi a casa, nel vedere il vasetto di basilico sfacciatamente placido sulla mia finestra.
Labels: divagazioni, frammenti di vita
2 Comments:
A parte che si dice "stream of consciousness"...
Comunque non credo del tutto al tuo postulato. Il mondo esterno ci influenza, eccome!
I cambiamenti climatici, ad esempio, mi condizionano parecchio e poi molte cose quotidiane posso dare dei piccoli piaceri. In fin dei conti, se rileggi il tuo post ti renderai conto di esserti smentito da solo...
oppss...
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