Quella bagascia della nonna di Cappuccetto rosso
Attenzione: se hai meno di 11 anni o se sei ancora intimamente legato ai ricordi dell'infanzia non leggere questo post.
- Favole e fiabe anticamente svolgevano una chiara funzione pedagogica. Il protagonista (eroe) esce dai confini del villaggio, ed incontra animali magici con cui crea legami e rapporti che gli permetteranno di giungere al lieto fine dell'avventura.
Poi la favola cambia. Dal '700 in poi assume, sempre in funzione pedagogica, una dimensione nettamente più punitiva. Paoletta accedende un fiammifero e muore bruciata, Gasparino si rifiuta di mangiare la minestra e muore, mentre nel più famoso "Pierino porcospino" di Hoffmann il bambino si succhia i pollici finché verrà il sarto a tagliargli le dita con le forbici.
La morale, in attesa della scoperta della psicoanalisi, gioca un ruolo determinante nell'intreccio dei racconti, dovendo "filtrare" il vero messaggio.
Cito quello che Todorov dice a proposito dei temi del fantastico:
- «La catena che partiva dal desiderio e passava attraverso la crudeltà, ci ha fatto incontrare la morte […]. Ad esempio, in Perrault, si stabilisce un’equivalenza tra l’amore sessuale e la condanna a morte. Ciò appare chiaramente in Cappuccetto rosso in cui lo spogliarsi, il mettersi a letto con un essere dell’altro sesso, equivale a essere mangiato, a perire»
A questo punto non oso immaginare cosa contenesse il cestino da picnic che Cappuccetto portava alla nonna.
Labels: divagazioni, favole, libri, strano ma vero
13 Comments:
Test di gravidanza e la pillola del giorno dopo... (Spero)
Oddio non mi dite "giocattoli" 0_0
Aggiungo il lubrificante della Durex appena pubblicizzato! (ammazza però, che pubblicità!!!).
Ma allora la versione film porno dice la verità...non ti dico cosa c'è nel cestino :)
:D
Lo spot del nuovo prodotto della Durex è semplicemente geniale e fa il paio con quella dell'anello vibrante di qualche tempo fa...
non credo che dal 700 in poi le favole sviluppino questa punitività che dici... anzi da sempre il valore pedagogico di esse è spesso frainteso da noi adulti. per noi le favole sono crudeli, cattive, e disumane. per un bambino che non ha i nostri costrutti mentali sono storie che gli provocano sensazioni (come l'abbandono in pollicino tanto per citarne uno) che si spera che non gli accadoano mai realmente. ma sono emozioni cn cui deve far fronte per potersi rafforzare.
Nvm, fabrizio, Alessandro: Vi ringrazio ufficialmente a nome della ditta. Come premio per la vostra volontaria e coscenziosa promozione siete stati selezionati per provare la nostra nuova linea sadomaso.
Baol: Meglio non sapere...
Franzo: Va fatta innanzitutto una promessa. Le favole antiche e premoderne appartengono alla tradizione orale, e solo in un secondo momento sono codificate e riscritte da personalità diverse in epoche diverse. Come Cappuccetto rosso Pollicino è codificata da Perrault alla fine del 600: è incentrato sul tema della fame, come la prima sulla sessualità.
Pollicino appartiene proprio a quel tipo di favola non punitivo di cui ho scritto: Pollicino vive la sua avventura e i suoi incontri meravigliosi e attraverso questi cresce come individuo.
Ma poi, come nell'esempio citato di Pierino porcospino, la favola cambia la sua modalità pedagogica, viene a cadere il sistema di incontri e relazioni magiche e subentrano i divieti.
Certo si può non essere d'accordo, interpretarle diversamente. Il dibattito è aperto.
Meglio sì....buon inizio di settimana bra
mia madre cambiava le favole. la storia che il lupo si mangia la nonna, l'ho scoperta molto tardi, nella mia versione, la nonna veniva chiusa in bagno... ed era così per tutte le favole. ed ecco spiegata la mia scelleratezza!
mha' e io che pensavo che cappuccetto rosse fosse solo una bimba idiota da non riconoscere il lupo dalla nonna (ammenoche' la nonna non fosse veramente brutta ... ma brutta brutta)
Lol, ci sto... Bra, mi aiuti in questo test? :)
Luna: Si, lo so: ricordo un tuo vecchio post.
Carmen: Beh, dipende da quanto Cappuccetto ne ha preso dalla nonna.
Fabrizio: Ed io che c'entro?
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