Sunday, December 30, 2007

L'ombra e lo specchio

«Con un terrore da ubriaco»
attraverso uno squarcio sul viso,
vedi malfermi i tuoi passi poggiati sulla lama dei giorni, sanguinanti i talloni: ti fermi, ti chini su quelle certezze morbide un tempo, semplicemente impalpabili adesso, a leccarti le ferite.
È in quell'istante
che cade la maschera del buffone, portandosi via con sé - come merli di antica pietra - le sue verità. Quell'ombra danza di vita propria, nei suoi ultimi fermenti isterisci, poi cede, si ammette finzione e ti guarda: solo e nudo.
Ricambiato il vitreo riflesso di quello sguardo
resta forte in bocca
(nauseabondo)
il sapore di sangue.
      Canzone del giorno:
      Nirvana - Rape me.

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      Friday, December 28, 2007

      Monadi (non sono veneto...)

      Conoscete il film Good bye Lenin!? Nella Berlino della fine degli Anni 70, una donna, fervente socialista della Republica democratica, dopo un'incidente finisce in coma, per poi risvegliarsi a distanza di anni, dopo la rinificazione delle due Germanie. Per non farle subire choc, il figlio le fa vedere dei vecchi telegiornali
      registrati nel periodo pre-riunificazione.
      La mia sensazione è la stessa.
      Nelle ultime settimane sono stato vergognasamente fuori dal mondo, non un giornale letto, non un telegiornale. Faccio mea culpa, ma la situazione situazione politica italiana mi aveva profondamente sdegnato. Finchè mi sono ritrovato davanti ad un tg: beh, le notizie e le dichiarazioni erano identiche a quelle sentite da un anno a questa parte ("Prodi non ha la maggioranza...", "non può e non deve governare", ecc. ecc.). Ho il dubbio che anche i nostri giornalisti riciclino vecchi vhs.

      Poi però, tra la solita intervista polemica e l'imperdibile notizia del cane che ha imparato a ballare il tango, ti arrivano pugni nello stomaco, e allora - forse per pura difesa personale - ti viene una gran rabbia e rispolveri vecchi quesiti.
      Ma è Natale, pensiamo ai fiocchi di Natale, alle renne, al vischio e facciamo un'ora di servizio sui "poveretti" e sugli "sbadati" costretti ad infinite code per gli ultimi regali.

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      Sunday, December 23, 2007

      Home sweet home

      Sarà forse per le temperature sotto zero di Praga, ma - nelle poche ore di sonno dormite stamattina, le lenzuola, il cuscino e il piumone del mio vecchio letto erano decisamente più caldi, profumati e morbidi di quanto ricordassi.

      ( V. Van Gogh, 1888, La camera da letto di Arles )

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      Wednesday, December 12, 2007

      sognare partire restare

      - Bene ora scrivete sulla molletta qual'è il vostro sogno, cosa vorreste diventare...
      - ...

      Non so dire quando, ma ho smesso di sognare, o meglio di conoscere i miei sogni.
      Eppure sono sempre stato un sognatore, uno di quelli con la testa sempre per aria e il naso all'insù che la gente deride con frasi del tipo "guarda dove metti i piedi". Nè ho davvero smesso di sognare, solo, i miei sogni sono ancora più indefiniti, eterei (come se un sogno potesse essere concreto), e non so dar loro un nome.

      Volevo essere un astronauta, volevo essere Indiana Jones e mille altre cose. Sogni di bambino.

      Ma forse è questo il punto. I sogni di un sognatore non hanno nome, sono solo un colore a volte, o un suono interiore. Sono gli occhi del mare inseguiti da Plassom con pennellate d'acqua salata.

      Sabato sarò a Praga, vi lascio con questi versi appena scoperti:

      Se non dovessi tornare
      sappiate che non sono mai
      partito

      Il mio viaggiare
      è stato tutto un restare
      qua, dove non fui mai

      (
      G. Caproni, Biglietto lasciato prima di non partire)

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      Monday, December 10, 2007

      Pensiero superfluo

      Il pensiero di te è un vortice folle
      che mi si apre sotto ai piedi
      e mi fa sprofondare urlando
      (tremulo sentore di un’eclissi).
      Ogni tombino ingoia i miei passi vili
      risucchiati da un silenzio che assorda.

      Nella notte sparisce lo scemar del tempo
      ed io attraverso l’epidermide malferma
      di uno specchio che non riflette, ma dissipa,
      anzi cancella ogni residuo del mio esserci.

      In ogni pensiero di te, mancata epifania,
      l’intero mondo esplode (frantumandosi):
      schegge di me si saturano di nulla
      per quel mancato riflesso di cui i miei occhi
      - in un rapido movimento sotto le palpebre chiuse -
      saprebbero al buio abbozzare il profilo.

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      Friday, December 07, 2007

      Così è (se vi pare)

      regia Massimo Castri
      Arena del Sole, Bologna.
      « Eppure, vedi questi pazzi? senza badare al fantasma che portano con sè, in se stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! e credono che sia una cosa diversa. »

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      Saturday, December 01, 2007

      Pensierini pre-natalizi

      Di certo è una grande comodità essere a capo di un'Azienda storica, prestigiosa, di portata internazionale, e dalle finalità globali e non dover rendere conto a nessuno (almeno su questa terra), perché il bilancio dell'Azienda non è di questo mondo. Di conseguenza, ancora più comodo è criticare qualunque movimento culturale, ideologico e di pensiero alla luce di un "insuccesso storico", delle loro "speranze terrene fallite", mentre quell'Azienda (sempre quella) non può essere giudicata con occhi terreni: i suoi destinatari non sono terreni!
      Ma mi chiedo, in cosa consistano effettivamente i fallimenti citati da papa Benedetto.
      Senza Illuminismo non avremmo avuto la Rivoluzione francese, e senza la Rivoluzione la civiltà moderna sarebbe stata ben diversa. Ma pare sia stata un fallimento, così dice.
      Il marxismo? Un fallimento ancora peggiore: la rivoluzione proletaria ha lasciato "dietro di sé una distruzione desolante" - così dice. Intanto mi chiedo quale rivoluzione? Non è che Benedetto ha per caso fatto le serali insieme a Silvio? O forse Marx andava in giro a tirare molotov, a torturare capitalisti, denutrire il popolo?
      Come al solito si fa confusione. Il marxismo - o meglio un marxismo - non è mai esistito. C'era il pensiero di Marx, poi le sue mille interpretazioni. Non è marxismo quello di Lenin, non lo è certo quello di Stalin.
      "Ha negato la libertà" dice. L'errore è lo stesso. E' vero, è stata spesso sacrificata la libertà come prezzo per l'uguaglianza, ma solo da chi veniva dopo Marx e lo interpretava, dai regimi.

      Benedetto ha letto Marx? Ha letto le sue criche a Feuerbach?
      Probabilmente non conosce l'esistenza di tutto un filone interpretativo, quello dell'umanesimo marxista che sottolinea invece un grande contenuto di libertà in Marx, tra questi Mondolfo e Gramsci. E' la libertà dell'agire umana, in un generale umanitarismo, che fa muovere la Storia. Ogni uomo - aggiungerà Sartre - deve avere coscienza della terribile responsabilità che ha verso l'intera umanità.

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