Wednesday, May 30, 2007

linee d'ombra

Sto guardando davanti a me. Ho mandato mille mail a professori e tutor e credo di aver preso una decisione. Credo farò la Laurea specialistica di Lettere (Linguistica italiana e civiltà letterarie). Venendo da Storia, mi daranno 20 crediti di debiti formativi, ovvero 4 esami in più. Niente di insostenibile, considerando che buona parte dei crediti "passivi" dovevo comunque integrarli come requisiti per accedere alla SSIS.
La commissione di Filosofia mi ha appena comunicato, con grande intempestività tra l'altro, che l'ammontare dei miei debiti ammonterebbe... udite udite... a 50 cfu.
Strano, visto che la collega del mio coinquilino lo scorso anno è stata ammessa alla LS di Filosofia, dopo aver fatto la triennale di Economia, con soli 20 cfu di debiti.
Capisco di non essere una procace rossa, però...

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Thursday, May 24, 2007

Il Pop sotto casa - cap. 2

Per una volta non sono stato io a pressare nessuno, anzi la proposta è partita da Graziano (non a caso conosciuto all'esame di Storia dell'Arte contemporanea che ha cambiato il rapporto Bra-Arte). Così ieri alle 18 circa del pomeriggio, nell'infernale afa bolognese, raggiungiamo in sella alle nostre biciclette la vicina galleria Mambo. Dopo aver fatto la coda dietro una comitiva di pensionati (quasi coetanei ad alcuni oggetti esposti), facciamo il nostro ingresso alla Vertigo, Il secolo di arte off-media dal Futurismo al web.

La mostra è parecchio densa di contenuti di diversa natura, e per questo a tratti caotica, ma il bilancio è positivo. Entrando noti subito la ruota dello squilibrato Duchamp, volti l'angolo e trovi sei scatti di Man Ray, tra cui la bellissima Le Violin d'Ingres. Ma numerose sono poi le chicche sparse per le ampie sale: vedi, sempre di Man Ray, il Cadeau, un frottage di Ernst, la visionaria zia robot di Nam June Paik, video e dipinti pop ed op. Di grande effetto, poi, l'omaggio a Bruce Nauman: si entra in una piccola stanza chiusa, buia (a parte una scritta con neon luminosi sulla parete centrale), ed una voce di donna urla: "Via dalla mia mente, vai via da questa stanza!". Da approfondire poi la conoscenza di un contemporaneo: il brasiliano Vik Muniz.

A sinistra: Nam June Paik, Family of Robot, Aunt, 1986; Man Ray, Le Violin d'Ingres, 1924. A destra: Vik Muniz, The Education of Cupid, After Caravaggio – Pictures of Junk, 2006; Marcel Duchamp, Ruota di bicicletta,1913

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Wednesday, May 23, 2007

Il Pop sottocasa - cap. 1

Non sono un grandissimo amante di Warhol e della Pop Art in genere. Ma ad una mostra, anche se piccola, gratis e -soprattutto - sotto casa non si può mancare. Diverse le serigrafie, su carta per lo più (come Leo ha ripetutamente fatto notare!), dei soggetti più noti, dalle Marylin, ai Mao.
Ma arriviamo ora alla riflessione alla base di questo post.
La mostra è stata per un mese sotto casa mia. Per un mese intero ho cercato di convincere gente ad accompagnarmi. Infine, dopo una serie di rifiuti e di buche, ieri (penultimo giornno disponibile) Danieluzzo e Leo mi hanno seguito.

Sono tante le cose che vorrei fare e che non faccio perché fatico a trovare compagni di avventura, sia che si parli di andare a mangiare etnico, sia che si parli di circumnavigare in bici le coste della Sicilia per poi traghettare nel nord Africa.

Perché non le faccio da solo? La risposta è semplice per me, anche se non da tutti condivisibile:
perché qualunque cosa faccio ha per me molto più valore se condivisa (specie se con una persona importante). Ma ci sono delle ovvie controindicazioni: se ieri fosse saltato, non avrei visitato quella mostra, benché mi bastasse attraversare la strada per andarci.

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Monday, May 21, 2007

esperando


- Un dia, vi ponerse el sol cuarenta y tres veces.
Y poco después agregaste:
- ¿Sabes?... Cuando uno està verdaderamente triste son agradables las puestas del sol...
- ¿Estabas, pues, verdaderamente triste ed dia de las cuarenta y tres veces?
El principito no respondiò.

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Wednesday, May 16, 2007

Quando entrando in un negozio non ti becchi Cremonini o l'ultimo della Pausini...

Metà pomeriggio di una tiepida giornata di primavera. Entro nel 99 cent dietro Piazza Ravegnana. Devo comprare una cornice per una foto. Dentro un sottofondo musicale basso, strano ma familiare. Si sente uno strano tintinnio come di una cassa aperta ripetutamente, poi un urlo, ed una musica che non posso non riconoscere. The Dark Side of the Moon. Assolutamente inaspettato.

P.s. Non sarà che i commercianti seguono il blog di Fabrizio per ricavarne consigli per le loro attività...?

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Monday, May 14, 2007

Confini

Pallido il riflesso antico della luna
(cicatrice bianca, a filo d’acqua,

sul volto bagnato d’un crepuscolo).

Fredda la notte su di me
(ancora non rincuora
il falò esangue di stelle lontane).

Io, ad un passo da lei
piombo quel riflesso in fondo al cuore,
le sue labbra confine, cura, nuova ferita.




(K. Malevich, 1915, Autoritratto in due dimensioni)

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Friday, May 11, 2007

La maledizione del maglione infeltrito

Tempo fa avevo parlato di un mio vecchio maglione nero. Allora, il ritrovamento il fondo all'armadio di quel vecchio maglione, legato a mille ricordi antichi, aveva palesato l'avvenuto superamento di quello che, in linguaggio psicanalitico, dovrebbe dirsi trauer.
Sempre un pò di tempo fa, ma non più di un mese fa, un altro maglione è "entrato nella mia vita".
Ed ecco che scatta la maledizione.
Questa volta il maglione non è misto lana, ma di cashmere. Non è nero, ma a righe e pieno di colore. Questo maglione mi è stato premurosamente prestato e fatto indossare (data la mia tenuta serale a maniche corte prematuramente esibita), senza omettere di precisare – con un ampio sorriso – che quello non era un qualunque capo di abbigliamento, ma il suo maglione preferito.
Di ritorno a casa è stato piegato e riposto nel mio armadio. Allora i pensieri erano confusi ma sereni. Ora che il colore dei miei pensieri ha virato di tonalità, quel maglione si trova ancora lì, sul medesimo piano del mio armadio, in attesa di essere restituito (e fortuna che non sono crudele, altrimenti lo userei per rituali voodoo).

In sintesi: Se volete regalarmi o prestarmi un qualche capo d’abbigliamento, per favore, saltate il reparto maglieria!

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Wednesday, May 09, 2007

9 maggio 1978

Grazie Peppino e scusa.

Lunga è la notte
e senza tempo.
Il cielo gonfio di pioggia
non consente agli occhi
di vedere le stelle.
Non sarà il gelido vento
a riportare la luce,
nè il canto del gallo,
nè il pianto di un bimbo.
Troppo lunga è la notte,
senza tempo,
infinita.
( P.I. )

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Monday, May 07, 2007

1/3

Sembra incredibile, ma il 2007 ha quasi ormai raggiunto "il mezzo del cammin della sua vita". Oggi, con il grande tempismo che mi contraddistingue, è stato esaudita una delle mie tre richieste a Babbo Natale: da oggi potrete vedermi in sella della mia nuova (si fa per dire) bici nuova. Aurora ha vestito i panni rossi del buon vecchio Santa Claus, ed ho festeggiato l'inaugurazione concedendomi un kebab.
Ho comprato una pesante catena per la bici, sperando che la mia non finisca nel florido mercato nero di via Zamboni. Ma per la serie "questo sarà il nostro anno" ed altre nefaste profezie, mentre sborsavo i miei 13,50 E per catena e lucchetto, la cliente alla mie spalle - dovendo forse per necessità fisiologica dar area ai polmoni - esordiva con la frase, lapidaria: - "Speriamo non la rubino!". Dannazione!

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Thursday, May 03, 2007

Stand-by

Deserti di uomini, il mio romanzo nel cassetto è – dopo 2 mesi ancora a pag. 0.
Nonostante il mio proposito di dedicarci tutto il tempo necessario, dopo la laurea, prima di ricominciare a studiare, dopo le mie prime prove di aspirante scrittore. Non riesco più a scrivere della vita senza venature malinconiche, non mi riesce più, e non è probabilmente solo una questione d’ispirazione, o di perdita di allenamento.
Chi è l’assassino della mia immaginazione e della mia vena creativa?
Le indagini sono ancora in corso.

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