Friday, September 28, 2007

Clemente 2.0

Scoperto negli Usa un'esemplare di tartaruga a due teste, o meglio di tartaruga doppia.

La notizia è stata accolta con entusiasmo nel mondo politico italiano, in particolare tra i militanti e i sostenitori dell'Udeur. Grande è stato l'entusiasmo, soprattutto dell' on. Clemente Mastella, il quale si è augurato che in un prossimo futuro tale evoluzione possa riguardare anche gli esseri umani, così da garantire agli uomini del suo illustre partito di far parte - contemporaneamente - del governo e dell'opposizione.

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Tu, il tuo profilo di sale

Sotto questo cielo, il mare più non esiste:
lascivo e ipnotico, in un battito sempre uguale,
si sfalda sotto i nostri piedi frementi
(ed un gabbiano mi guarda dentro).

Sotto i nostri piedi, il
mare più non esiste:
non si attenderà più l’alta marea,

non verrà un’onda a
disseppellire
(esili ed efferate
)
le nostre ansie
più intime
(dischiuse
ormai)
nel fondale inalterato dell’orizzonte.


In un’isteria da ubriaco
ne attendo il frangersi, clandestino.

(S. Fedriani, Il mare nel cielo)

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Monday, September 24, 2007

Tra un libro e un altro.

Negli ultimi tempi trovo difficile scrivere di libri, commentare un libro. La vedo come una grossa responsabilità: si corre rischio di non rendere il giusto onore all’autore, di essere stati condizionati nella lettura e nel giudizio da un qualche evento esterno, o – ad ogni modo – di “dissuadere” gli altri da quella lettura.
Ma avevo fatto quasi una promessa ad
Apepam, e dunque parlerò dell’ultimo di Baricco (in attesa di conoscere anche il suo di parere); e ne approfitto anche per dire qualcosa su quello di W. Allen.

Questa Storia (A. Baricco)
Scrivere ho scritto tanto. Ma scrivere è una forma sofisticata di silenzio”.

“Questa storia” è la storia di Ultimo, un bambino, un ragazzo, un uomo. Quello che ti colpisce di Baricco è la sua capacità di dipingere delle storie, delle vite, a limite del surreale (e talvolta anche oltre quel limite), ma mai con un tratto lineare, ma piuttosto ingarbugliato, fatto di diversi punti di vista, di vite diverse che s’intrecciano e danno senso al disegno generale. Quello che spesso spiazza, colpisce negativamente di Baricco sono – credo – certi eccessi, soprattutto quelli di carattere sessuale. Ma in “Questa storia” tale aspetto è appena accennato, come relegato in un angolo di secondaria importanza. Ci sono i sogni del protagonista dentro, o dei protagonisti per essere più precisi, sempre sul confine dell’inverosimile.
In questo libro, inoltre, ad ogni capitolo, Baricco sembra cambiare stile, forma, tono. Si passa da un ritmo lento ad uno frenetico, da un tono scialbo, ripetitivo e noioso ad un altro intrigante. Personalmente mi è piaciuto molto il personaggio di Elisaveta e il suo modo di raccontarsi e raccontare.
“Questa storia” non è consigliabile come primo contatto con Baricco, ma è – credo – una piacevole lettura per chi lo ha già conosciuto e apprezzato.

Rivincite (W. Allen)
Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico nel weekend”.

Una piacevolissima lettura. Allen è dissacrante con il suo umorismo, prende in giro se stesso, la sua gente, la letteratura, la religione, senza mai scadere nel cattivo gusto, il tutto poi tradotto da Luttazzi. Non all’altezza dell’Allen regista, ma non si può pretendere tutto dalla vita.

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Friday, September 21, 2007

Piccoli piaceri quotidiani (II)

Mi è tornato in mente un vecchio post, risalente ad unno fa circa, in cui elencavo 6 piccoli piaceri scoperti vicendo da solo. Alcuni sono rimasti, altri oggi non comparirebbero più nel mio personale elenco. Aggiorniamo.

Al punto primo spiccavano le spremute d'arancia, abitudine questa che ho un pò perso, ma che ripristinerò volentiri.

Il terzo dei piccoli piaceri era il caffè dopo i pasti. In realtà ora prendo il caffé saltuariamente, e solo s ein compagnia (ne stavo diventando dipendente, e la notte faticavo a prender sonno).

Aggiungo poi un nuovo piccolo piacere, scoperto da qualche mese a questa parte: la bici in città.

Adoro muovermi con la mia bici per Bologna. Bologna è una piccola grande città, e in bicicletta ci si muove in modo gradevole (non però sulle piste ciclabili, di cui stento tuttora a capire il funzionamento).

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Wednesday, September 19, 2007

Io penso relativo, perché son vivo, perché son vivo.

È incredibile constatare fino a che punto la visione della realtà sia relativa e soggettiva.
Non so se Einstein elaborò la sua teoria della relatività di ritorno da una riunione di Co.ca.*, probabilmente no, né probabilmente andò a dormire con un principio d’ulcera.
Così chi vaneggia, per non voler vedere la realtà delle cose e decide di lasciare tutto com’è (che neanche il Principe Don Fabrizio di Salina ne “Il Gattopardo”) ti chiede di essere più realista, chi è miope ti accusa dolcemente di non saper vedere oltre la punta del tuo naso (che nel mio caso non può neanche dirsi una distanza irrisoria!), ecc. ecc.
Si dice che «il mondo è bello perché è vario».
Io sarei anche abbastanza d’accordo, è il mio intestino che si lamenta.

* Tranquilli, roba scout.

(M.C. Escher, Relatività, 1953)

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Tuesday, September 18, 2007

Lettera Aperta al Min. Fioroni

Ill.mo e Gent.mo Ministro della Pubblica Istruzione,
chi le scrive è un modesto cittadino e modesto studente, stanco di essere rimbalzato da un ufficio all'altro, da una sede all'altra, solo perché costretto ad elemosinare una risposta riguardo al suo possibile futuro lavorativo e dunque al suo domani in questa società.
Non so se aspirare a svolgere la professione d'insegnante sia, ad oggi, una colpa, ma ad ogni modo - credo - sia una pretesa legittima chiedere di sapere cosa fare, che percorso seguire in tale direzione.
Il fatto è che nessuno lo sa, forse neanche lei.
Come prendersela dunque con gli impiegati d'ufficio o con i docenti, se dall'università mi mandano alla SISS, dalla SISS al Sindacato Scuola, dal Sindacato alla SISS, e così via.
Mi accennavano che, forse, Lei era sul punto di cambiar tutto, o comunque aveva preso una qualche decisione. In un caso o nell'altro, potrebbe decidersi a farcelo sapere. Grazie.


Distinti saluti.
Uno studente (nonché suo elettore)

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Saturday, September 15, 2007

Intersezioni

La vita ti mette sempre davanti una porta aperta.
Una porta aperta davanti, una sempre chiusa dietro. Nessuno mai saprà prima cosa c’è oltre quell’uscio. Andando oltre però, tutto ciò che è stato non resta chiuso dietro le spalle, che lo si voglia o no, viene via con te.
Talvolta poi non si può nemmeno scegliere.
Prima che tu possa rendertene conto, quella porta è già richiusa e alle tue spalle.


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Thursday, September 13, 2007

Forza Panino!


Ieri sera - finalmente, dopo anni d'attesa - concertone di Elio.
Avevo un gran bisogno di tirarmi su il morale.

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Monday, September 10, 2007

Tramonti o Ajax Freschezza Limone

Immagino che un sommo poeta come Neruda traesse la sua ispirazione poetica dalla visione di un tramonto o del mare sotto un cielo stellato. Il fischio del treno sarà stato, almeno una volta, la fonte dell'ispirazione di Pirandello, come per Goethe i monumenti e le bellezze della nostro Paese.

Ieri mattina, a me l'ispirazione è venuta passando lo straccio in bagno.

Ho scritto 4 cartelle e mezzo e mi sono abbozzato in testa il proseguo e l'intreccio della storia. Spero l'entusiasmo non mi abbandoni prematuramente come in passato (in fondo almeno una volta a settimana lo straccio dovrò passarlo).
Se per caso si dovesse scoprire che l'Ajax al limone provoca effetti similari Bufo alvarius o alla Claviceps purpurea, vi prego di avveretirmi.

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Wednesday, September 05, 2007

La clessidra e i dreads

Mi riconoscete? Eccomi un pomeriggio di fine agosto di tre anni fa (coi miei lunghissimi capelli appena tagliati), pieno di bagagli, pronto ad una nuova avventura.

Domani sera, raggiunta la sempre accogliente C6 del 1920 delle 19:42, dopo molto ozio ed un pò di relax, le vacanze si potranno dire ufficialmente concluse.

Sono ansioso e pieno di buoni propositi, devo ammetterlo, di far ritorno a Bologna. Soprattutto mi sento sereno come non accadeva da tempo. Troppo tempo.
Au revoir

P.s. Il mio compagno di viaggio stavolta sarà l'ultimo di Baricco. Non so se temo di più gli altri cinque del mio scompartimento o che il mio autore preferito mi deluda ancora...

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Tuesday, September 04, 2007

Cremisi


Annegherei nell'epifania del tuo viso
l'orizzonte tremante di uno sguardo.
In calici di stelle vedrei dissipare la notte
fino ad un crepuscolo incastonato di domani
che rende inesorabili gli alisei dei miei sogni,
eternizzandoli in un dormiveglia, falbo, che non finisce.
Allora uno scintillare silente dai tuoi occhi
scivolando, stridulo, sulla mia ardesia cremisi
ne dissiperebbe gli urli e i silenzi.

E non vi sarebbe bisogno di parole:
solo uno sguardo, mio dolce faro nella Notte,
per fare del tuo battito il mio demiurgo,
del tuo respiro il mio ultimo.

(R. Magritte, 1933, La condizione umana)

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Sunday, September 02, 2007

Many greetings and restart

Bra di fronte la valle del Bove (Etna)

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